Riportiamo un articolo di Paola Pierotti dal Sole 24 Ore del 9 gennaio scorso
Design contemporaneo nelle strade di Bologna. Le nuove bancarelle firmate da Roberto Bianchi sono nate da un concorso, sono state progettate come strutture modulari apribili, sono elementi di arredo urbano che delineano i percorsi
Design contemporaneo a Bologna per il mercato di Natale. In occasione delle festivitià appena trascorse i venditori ambulanti bolognesi si sono fatti casa in un nuovo sistema espositivo che ha riqualificato e rigenerato il centro storico della città. Si tratta di un progetto di micro-architettura e di progettazione urbana nato da un concorso indetto da CO.FI.BO. Consorzio Fieristi Bolognesi in collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna, l’Ordine degli Architetti, il Comune di Bologna e con il patrocinio del Cnappc.
I nuovi stand della Fiera di Santa Lucia sono stati progettati dallo studio guidato da Roberto Bianchi bianchivenetoarchitetti che ha vinto il concorso nel 2012.
Il progetto individua una soluzione organizzativa dell’intera area della Fiera posizionando i nuovi stand in funzione del dimensionamento dell’attuale occupazione di suolo pubblico, degli ingressi alla Chiesa, dei percorsi e degli accessi alla Fiera stessa.
«Il modello espositivo è stato pensato in modo tale da non invadere il luogo storico ma piuttosto per valorizzarlo – spiega l’architetto Bianchi – mantenendo ampie le visuali dei visitatori sugli elementi costruttivi ed ornamentali. Il progetto è in stretto rapporto con il contesto architettonico grazie all’uso di riferimenti ad elementi decorativi». Alcune parti dell’involucro delle bancarelle sono ‘forate’ secondo un disegno che riproduce l’ornamento presente sulla trabeazione del Portico Dei Servi.
Gli stand, progettati per essere elementi di arredo urbano che delineano i percorsi, di giorno sono mutabili in relazione ai prodotti esposti, di notte si trasformano in lanterne luminose, caratterizzando in modo suggestivo il fronte della fiera su strada Maggiore. I banchi su strada Maggiore hanno infatti il prospetto posteriore rifinito con un pannello forato, illuminato internamente, che riproduce il disegno ornamentale del Portico.
«L’intento del progetto – spiega l’architetto – è creare uno spazio flessibile con una struttura modulare apribile. Le tipologie di banco sono state progettate con elementi seriali e intercambiabili al fine di ridurre i costi, agevolare l’industrializzazione del prodotto e consentire la riconoscibilità dei diversi settori vendita».
Gli stand, facilmente trasportabili e semplici da montare, sono interamente in legno e componibili mediante un sistema di aggregazione dei moduli. Il modulo base, di dimensioni 150×150 cm e altezza media 280 cm, è costituto da un telaio strutturale in abete e da pannelli di chiusura in multistrato di okumè (essenza adatta in ambienti esterni molto umidi) dello spessore di 12 mm.
I dettagli del progetto. Il fronte principale è dotato di un pannello scorrevole, che consente di chiudere i banchi nelle ore in cui il mercato non è aperto al pubblico, e di un pannello rimovibile che funge da chiusura e al tempo stesso da copertura dei banchi di vendita. Ogni modulo ha un controsoffitto che, oltre a poter essere utilizzato per depositare la merce e gli imballaggi, permette l’alloggiamento dei corpi illuminanti. Ogni stand ha almeno due moduli provvisti di apertura con accesso al controsoffitto. È stato inoltre previsto un modulo jolly, di dimensioni 100×150 cm e altezza media 280 cm, delle medesime caratteristiche del modulo base.
Il processo costruttivo si realizza in poche fasi e impegna una squadra di 2-3 persone. L’assemblaggio dei diversi pezzi avviene interamente a secco mediante un sistema di perni e viti in acciaio con alloggiamenti già predisposti negli elementi lignei.
Ogni stand è provvisto di quadro elettrico (2/3 Kw). Inoltre si prevede un sistema di illuminazione collocato sopra la copertura degli stand ad integrazione dell’illuminazione dei percorsi che possa creare un effetto di ‘cielo stellato’ sulle volte del Portico.
Per la segnalazione degli accessi è stato progettato anche un sistema di totem in pannello di okumè della medesima altezza dei banchi aperti con incisa la scritta ‘Antica Fiera di Santa Lucia’.
I costi. La Fiera contempla 40 postazioni di vendita di dimensioni che variano da 4 a 16 m di fronte espositivo. Il maggior numero di espositori ha un fronte di 6 metri pertanto uno stand è composto in media da 4 moduli. Il costo di uno stand con 4 moduli con retro liscio è di circa 3,5-4mila euro mentre il costo di uno stand con 4 moduli con retro forato è di circa 4,5-5mila euro.