Nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Torino il 18 giugno scorso, sono stati presentati i risultati dell’indagine «Fra tradizione e innovazione, la Categoria dei venditori su area pubblica chiede attenzione per rilanciare il comparto e pensa a come cambiare».
Sulla stessa indagine e sui problemi del commercio ambulante si sono registrati anche i pareri dell’assessore Mangone, del Prof. Zotteri (docente al Politecnico di Torino) e del Comandante della Polizia Municipale Gregnanini.
Sono stati oltre il 10% degli ambulanti torinesi (circa 500 operatori) i destinatari del questionario anonimo somministrato da FIVA Confcommercio Torino e da Ascom, nel periodo dicembre 2013 – aprile 2014, contenente trenta domande sui temi che maggiormente coinvolgono la Categoria.
«La finalità del sondaggio anonimo – dichiara Valerio Munari, Presidente FIVA Confcommercio – è stata la ricezione di giudizi reali, espressi direttamente dagli ambulanti, su aspetti che maggiormente li coinvolgono. E’ così emerso, ad esempio, che sul tema della variazione degli orari in fascia pomeridiana, la Categoria risulta equamente divisa fra favorevoli e contrari, mentre maggiori possibilità hanno le sperimentazioni di orari pomeridiani soltanto alcuni giorni alla settimana. È poi risultato carente il giudizio sull’attuale modello di gestione dei mercati, con particolare favore per l’ipotesi di autogestione delle aree direttamente da parte degli operatori. Infine si è registrata la diffusa sofferenza commerciale, che riguarda la presenza degli abusivi sulle aree mercatali ed i costi di conduzione aziendale non più sostenibili».
Sul tema degli orari, FIVA ha richiesto un commento all’Assessore al Commercio della Città di Torino, Domenico Mangone, che dichiara: «Il prolungamento dell’orario dei mercati torinesi, che al momento avviene solo su alcuni in via sperimentale, è un passaggio importante per arrivare a quel rinnovamento dei nostri mercati che si rende sempre più necessario al fine di consentire loro di reggere il passo con i tempi. Le aperture pomeridiane, infatti, consentono l’acquisizione di nuovi clienti ovvero tutti quelli che, lavorando negli uffici o nei negozi, non hanno la possibilità di andare al mercato. Si tratta – conclude l’Assessore – di un tassello nel solco di quelle attività alle quali la Città sta lavorando, con il coinvolgimento degli ambulanti, per valorizzare e rilanciare i mercati rionali, indubbia risorsa economica che però oggi richiedono uno slancio innovativo per essere sempre di più al centro dell’attenzione di cittadini e visitatori».
Dello stesso tenore la dichiarazione di Giulio Zotteri, Professore di ingegneria economico-gestionale al Politecnico di Torino, che spiega: «I mercati stanno attraversando un periodo di cambiamento radicale, come tutto il settore del commercio al dettaglio. Gli orari, la disposizione dei banchi, l’offerta merceologica, i meccanismi di comunicazione e promozione sono alcune delle leve che i mercati possono utilizzare per rilanciare la loro attrattività valorizzandone professionalità, convenienza e qualità. Per quanto riguarda gli orari, l’analisi degli altri canali distributivi mostra come il consumo dei clienti sia distribuito nell’intera giornata. In questo senso – continua Zotteri – la sperimentazione lanciata dal Comune di Torino cerca di offrire ai mercati un’occasione per intercettare nuovi consumatori, ed ai cittadini un maggiore servizio. Una quota piuttosto rilevante dei commercianti (più del 50%) è aperta ad esplorare questa possibilità in varie forme, anche se per sfruttarla pienamente è necessario affrontare e risolvere problemi logistici, organizzativi e culturali. Inoltre, l’analisi tecnica del flusso dei clienti (traffico) mostra che attualmente si concentrano solo nelle ore centrali del mattino. Una chiara comunicazione degli orari del mercato e la garanzia della disponibilità di prodotti e banchi in tutto l’orario di apertura potrebbero attrarre ulteriori clienti. Le analisi quindi – conclude il Docente – suggeriscono che il cambiamento potrebbe rilanciare un settore che garantisce occupazione ed un importante servizio ai cittadini».
In merito invece al tema dei controlli, altro argomento particolarmente sentito, il Comandante della Polizia Municipale, il dottor Alberto Gregnanini ha sottolineato che: «La Polizia Municipale è quotidianamente impegna sui mercati per le operazioni di spunta e di vigilanza. Il contrasto ai fenomeni di abusivismo commerciale è una delle principali attività, assieme alla tutela del consumatore: in periodi di crisi tuttavia si registra un incremento dei casi, che influenzano la percezione degli operatori regolari. Nell’anno 2013, ad esempio, 579 sono state le violazioni accertate per mancanza di autorizzazione e 259 per infrazioni al Regolamento dei mercati: questi numeri indicano che l’attenzione è sempre alta».
Se questi sono risultati essere gli argomenti portanti del sondaggio, non è mancata l’occasione per rilevare il giudizio degli ambulanti su altri temi, come ad esempio sulla necessità di corsi di formazione preliminari all’avvio dell’attività, la possibilità di somministrare alimenti e bevande sui mercati e la presenza di aziende erogatrici di servizi pubblici e privati. Gli ambulanti hanno inoltre dichiarato il proprio favore a piani di comunicazione promozionale e alla disponibilità di effettuare investimenti per la pubblicità e le offerte promozionali.
«La Categoria è all’inizio di un periodo di cambiamento – conclude Munari – perché con la crisi economica l’impostazione attuale non garantisce più una gestione sufficiente: gli ambulanti hanno così espresso il proprio punto di vista, adesso spetta a noi Associazioni di Categoria, alla Città di Torino e alla Regione Piemonte mettere in atto la transizione, che sebbene non risulti semplice, sta assumendo sempre più il profilo dell’ultima chiamata».
Si aggiunge di seguito un estratto di alcuni dati del sondaggio, la cui versione completa è disponibile all’indirizzo www.fivatorino.it