Voci insistenti, e anche qualcosa in più, dal Comune di Torino sulla possibilità di rimettere in discussione l’intesa, faticosamente raggiunta, in Conferenza Unificata 5 luglio 2012 di attuazione dell’art. 70 del D.Lgs. 26 marzo 2010 n. 59. Il tutto motivato dalla inadeguatezza della Direttiva CE 123/2006 (Bolkestein) rispetto alla realtà italiana ma soprattutto in vista della complessità e della mole di lavoro che si scaricherebbe sui Comuni in pendenza della fine del periodo transitorio – stabilito dalla stessa Intesa – con il conseguente avvio dei procedimenti di selezione. A tale proposito il Presidente Errico ha osservato “Se l’obiettivo del Comune di Torino è quello di modificare la Bolkestein ha tutto il nostro appoggio e il nostro sostegno ma non è pensabile di toccare adesso l’Intesa senza che ci siano date quelle garanzie che invece abbiamo ottenuto con essa. In sostanza, mi rendo conto che ci saranno una serie di problemi organizzativi ma le scorciatoie, spesso, sono dannose oltre che inutili. Quindi prima si cambia la Bolkestein e poi si cambia l’Intesa non viceversa.” FIVA e ANVA hanno quindi assunto una posizione unitaria e, in una nota scritta a Piero Fassino, Sindaco di Torino e Presidente dell’Associazione dei Comuni (ANCI) – inviata per conoscenza anche al Ministro Guidi, al Sottosegretario Vicari e alla Direzione Concorrenza e Commercio del MISE nonché alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – hanno espresso tutta la loro contrarietà a mettere in discussione l’intesa e si sono dichiarate disponibili a studiare con i Comuni forme di reciproca cooperazione per ridurre al massimo eventuali disagi.
Vedi di seguito il testo della lettera.