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DELUSIONE E INSODDISFAZIONE DEGLI AMBULANTI PESCARESI DOPO L’INCONTRO COL SINDACO ALESSANDRINI

Delusione e insoddisfazione degli operatori ambulanti dopo l’incontro con l’Amministrazione, al quale erano presenti il Sindaco Marco Alessandrini e l’Assessore Cuzzi e le sigle più rappresentative delle associazioni di operatori su aree pubbliche, fra cui la FIVA/Confcommercio.

La riunione, sollecitata dalle associazioni, aveva lo scopo di meglio illustrare proposte e necessità di queste ultime in contrapposizione all’imminente trasferimento del mercato etnico attualmente nell’area di risulta, a seguito del quale gli operatori locali chiedevano legittimamente condizioni di pari valore sia in termini di diritti che di agevolazioni.

Pur comprendendo le difficoltà del Comune in ordine a una questione di non certo facile soluzione, non si comprende perché le esigenze di chi, come i nostri ambulanti che da anni con enormi sacrifici versano regolarmente tasse e imposte, vengano prese in minor considerazione rispetto ai colleghi di fuori Italia, ai quali verrebbe destinata un’area appositamente attrezzata, addirittura anche con impiego di denaro pubblico.

Senza dimenticare la dilagante percentuale di abusivismo e illegalità presente nell’attuale mercato, dove la vendita di merci contraffatte, senza alcun rispetto delle normative fiscali e amministrative, supera di gran lunga quella della merceologia multietnica, e dove risulta che non sia mai stato versato dai venditori extracomunitari il canone per l’occupazione del suolo pubblico.

Per questo, ma anche per gli altri motivi sopra indicati, gli operatori locali chiedono che il Comune non solo destini analoghi stanziamenti per il riabbellimento e la riqualificazione dei mercati rionali, ma anche pari opportunità di offerta mercatale.

Una delle principali contropartite verte infatti sulla possibilità di ottenere, al pari dei colleghi multietnici, un’area altrettanto prestigiosa, come ad esempio l’istituzione di un mercato in Piazza Salotto, di elevato livello qualitativo sia

nell’allestimento che nelle merci proposte, che diventi vero e proprio attrattore di pregio, di qualità e di richiamo anche turistico.

Ma anche, come altrettanto valida alternativa, l’istituzione, al pari dei colleghi extracomunitari, di un mercato giornaliero nell’area di risulta, da svolgersi in una parte dell’area localizzata dall’Amministrazione, con preferenza per la parte nord, fra il terminal dei pullman e via Michelangelo, zona già originariamente ipotizzata per lo spostamento del mercato della Strada Parco.

E’ stata poi confermata la più ampia volontà dalle associazioni di offrire una soluzione attraverso l’integrazione dei commercianti extracomunitari nei mercati rionali esistenti, per i quali gli operatori locali hanno offerto piena collaborazione per aiutarli nel cosiddetto “start-up”, favorendo così una simbiosi in grado di risolvere il problema nel modo più favorevole e positivo per tutti.

Purtroppo la discussione si è arenata di fronte ad alcune posizioni dell’Amministrazione che non sembra essere riuscita a comprendere fino in fondo le legittime esigenze degli operatori, ponendosi un po’ come un muro di gomma ed eludendo a volte le domande che venivano poste, facendo appello a più alte ragioni di ordine pubblico e di impossibilità a reperire per il nuovo mercato multietnico altri spazi, magari più periferici, come proposto dalle associazioni.

Qualora la situazione non addivenisse ad una soluzione condivisa, anche attraverso l’accettazione delle proposte suggerite dalle Associazioni, anticipiamo che queste ultime sono pronte ad attuare forme di protesta anche clamorose.