Superata la fase emergenziale per affrontare le devastanti conseguenze degli eventi sismici che hanno colpito le regioni dell’Italia centrale, mettendo in ginocchio intere popolazioni e azzerando in molti Comuni le attività economiche, occorre ora costruire un serio piano di sviluppo da inserire all’interno della programmazione economica e finanziaria del prossimo triennio. Un piano che preveda misure e risorse eccezionali indispensabili per ripristinare il sistema infrastrutturale e ricostruire l’attrattività turistica dei territori, ma soprattutto per ridare speranza e dignità a migliaia di famiglie e lavoratori e rimettere in piedi le attività produttive, a partire da quelle commerciali, turistico-ricettive, dei servizi e dei trasporti. E’ questa l’indicazione principale emersa dall’incontro tra Confcommercio e le sue Associazioni territoriali e di categoria di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria per fare il punto sulla situazione nelle zone terremotate. “La prima cosa da fare – si legge in una nota di Confcommercio – è quella di istituire, a livello di Governo, Regioni, Protezione civile, una regia operativa realmente efficace per gestire in maniera organica e coordinata gli interventi su tutti i territori, anche con il supporto delle organizzazioni di imprese; il secondo aspetto emerso dal tavolo è la necessità di semplificare e omogeneizzare testi, norme e procedure per consentire una più facile, veloce e uniforme esecuzione di tutte le operazioni di assistenza, sostegno e ricostruzione del tessuto economico e sociale; occorre poi individuare la possibilità di riconoscere alle aree colpite dal sisma una serie di agevolazioni che non si limitino solo a semplici proroghe, ma prevedano, in una logica di medio-lungo periodo, soluzioni straordinarie e strutturali come ad esempio, leggi speciali, zone franche, tassazione ridotta sul modello irlandese ed anche la valutazione e il riconoscimento del danno indiretto come già accaduto nel 1997 in occasione del terremoto in Umbria e Marche”. “Confcommercio – conclude la nota – ritiene quindi urgente riattivare e rendere permanente il tavolo di lavoro istituito all’indomani del sisma del 24 agosto scorso tra Governo, Regioni, Protezione civile e parti sociali per programmare e mettere a punto tutte le azioni e gli interventi necessari per riavviare la ripresa economica e il ritorno alla normalità per la cittadinanza e gli imprenditori delle zone colpite”.