Ancora protesta, ieri a Roma, di settori del mondo ambulante contro la Bolkestein. Furgoni a rilento e disagi alla circolazione su Gra, tratti dei lungotevere e Tangenziale. “Con trecento furgoni stamattina stiamo rallentando il traffico a Roma per ribadire al Governo che gli ambulanti devono essere fuori dalla direttiva Bolkestein come avviene anche negli altri paesi europei. Oggi manifestazioni in varie città e oltre 1500 furgoni ‘mobilitati’ in tutta Italia. Siamo in attesa di una convocazione del Governo per tranquillizzare il settore”. Lo spiegava ieri Angelo Pavoncello, vicepresidente dell’Associazione nazionale ambulanti (Ana).
“Stiamo assistendo, impotenti, ad un vero e proprio esproprio delle nostre attività commerciali. Verranno messe a bando le attività degli italiani, di coloro che lavorano e che hanno la loro unica fonte di reddito in queste attività a favore di chi? Non sappiamo chi, forse gruppi industriali, di società per azioni ma anche come ammortizzatori sociali per le nuove leve di immigrati ed extracomunitari. La bassa qualifica che hanno non permette altro di fare questo nostro tipo di lavoro, di trovarci concorrenza nelle nostre piazze. Concorrenza che già stanno facendo anche abusivamente, senza titoli e senza licenze”. Parole di Vittorio Baglioni, segretario provinciale Cisl ambulanti Roma e coordinatore e portavoce di altre associazioni, tra le quali Upvad, Uiltucs, Asci Confimprese, Aiarc. “Il nostro è un appello accorato al governo e alle istituzioni. Come vedete, qui non c’è una bandiera politica né sindacale. Il governo e le istituzioni dovrebbero tirarci fuori come hanno fatto per altre categorie produttive dalla direttiva Bolkestein. In che modo? Con una modifica dell’articolo 7, quello che elenca le categorie che non entrano nella direttiva servizi e stranamente ci troviamo categorie corporative: farmacie, notai. Anche loro fanno servizi. Perché loro non stanno nella Bolkestein e noi ci siamo? Forse perché noi siamo piccoli imprenditori. Auspichiamo che il governo ci venga incontro. Deve capire che deve stoppare i bandi”.
Supporto bipartisan dalle ali “anti-sistema” dello schieramento politico. In piazza il senatore Maurizio Gasparri (“Le posizioni sono note. Quando ci siamo visti mesi fa, il Governo aveva fatto promesse inadempienti. Sono passato oggi per questa ulteriore protesta. La posizione che sostiene Forza Italia, dice Gasparri, è quella di rinegoziare la Bolkestein perché il commercio ambulante non può essere massacrato. Continueremo a puntare su questo obiettivo. Questo settore non deve più essere colpito. Speriamo di vincere questa battaglia per il lavoro”) e sul versante opposto Stefano Fassina, che a Piazza Montecitorio ha dichiarato: “La partita non è chiusa. Abbiamo discusso qualche settimana fa con il governo. Ora va detto in modo chiaro l’obiettivo: fuori gli ambulanti dalla direttiva Bolkestein. È ancora possibile arrivare ad un provvedimento chiaro. Noi ci staremo fino in fondo, fin quando l’obiettivo verrà raggiunto”.
Nella mattinata di ieri una serrata dei mercati aveva anticipato la “processione” pomeridiana dei furgoni. Che si è tenuta anche a Firenze: 500, secondo gli organizzatori di Assidea, i mezzi che hanno sfilato per strada.