Quello che sta succedendo a Ivrea ha del fantascientifico, per non dire altro. Succede che il Comune decide di impostare il bando per i posteggi da concedere per il Carnevale assegnando un misero 0,5 punti ad anno di anzianità alla manifestazione e 1 punto ogni 100 euro (200 per la zona più centrale) di aumento sulla base d’asta, composta dalla somma di tutti i tributi locali sul posteggio. A carico degli operatori restano anche l’eventuale installazione dell’impianto elettrico e del consumo di energia e il costo dei servizi igienici. Bene ha fatto la nostra Fiva Piemontese ad intervenire presso la Regione per contestare il provvedimento evidenziandone la difformità rispetto alla legge regionale. Si vedrà come andrà a finire ma sorprende semmai che qualche associazione abbia dato il suo assenso. Un modo, si dice (e sbagliato aggiungiamo noi), di adeguarsi al regime previsto dalle normative europee. Per noi invece è un modo bieco ed illegittimo di fare cassa sulle spalle degli ambulanti. Ma, si sa, in Italia tutto è possibile. E non è tutto : giustamente qualcuno ha osservato che è una follia chiedere somme spropositate quando – nella stessa città e nei medesimi giorni – si possono pagare anche solo 50 euro per mettere un banchetto. Basta fare l’abusivo, che se ti va male pagherai un centinaio d’euro di multa. Tanto nessuno controlla, figurarsi gli assessori tutti presi a contare i quattrini che il Comune incasserà grazie a questa bella trovata. Assurdo ? No è tutto vero e, senza forse, anche un pochino immorale.