Il 30 marzo 2015 è stata per FIVA Confcommercio Como, la giornata della Bolkestein, iniziata al mattino con un incontro al quale hanno partecipato le rappresentanze di una trentina delle maggiori amministrazioni comunali della provincia di Como, ovvero quelle dove vi sono i mercati più strutturati e in cui, il segretario generale dott. Armando Zelli, con una tecnicità apprezzata dai partecipanti ha illustrato ai convenuti cosa sarebbe successo nel 2017 e come affrontare questa novità.
A conclusione dell’incontro tecnico amministrativo, si è comunemente convenuto come sia indispensabile una collaborazione tra gli uffici comunali addetti ai mercati e l’Associazione onde evitare che il meccanismo si possa incagliare con ripercussioni negative sia per gli operatori che per i Comuni.
Nel pomeriggio, la sala piena, ha dato subito il sentore che l’argomento trattato era di vivo interesse per la categoria infatti erano molti gli operatori che rispondendo all’invito di FIVA Confcommercio Como, hanno partecipato al convegno sulla Direttiva Bolkestein.
Il Presidente provinciale di FIVA Confcommercio Como Roberto Benelli, nel suo discorso iniziale ha chiarito come questo convegno, sia stato organizzato per offrire a tutti gli ambulanti della provincia, l’opportunità di conoscere la normativa relativa al rinnovo delle concessioni di posteggio e il relativo modus operandi.
Normativa che, ha proseguito Benelli, dovendosi riferire alla direttiva europea sui servizi, la famosa, o meglio famigerata, direttiva Bolkestein, ha destato alcuni anni fa parecchia preoccupazione, perché era evidente la volontà di non riconoscere alcuna forma di rinnovo delle concessioni, ma solo la messa a bando.
Preoccupazione che è stata affrontata in diversi modi ha proseguito il presidente di FIVA Como, c’è stato chi ha cominciato a ringhiare a destra e a manca in varie zone d’Italia e ancora oggi sta solamente abbaiando alla luna.
C’è stato invece chi, ha poi concluso il Presidente di Como,con un paziente, lungo, laborioso lavoro di mediazione e di azione sindacale, ha tamponato gli effetti della direttiva Bolkestein in sede di applicazione della legge 59/2010, ed ancor di più nella direttiva della conferenza stato-regioni, dove la nostra voce, la voce di centosettantamila imprese del commercio ambulante italiano, con il loro diritto a lavorare è arrivata forte, pressante, incessante.
Il Presidente regionale Mauro Dolci ha invece ricordato agli operatori che l’Associazione non va usata a tiket, ovvero ne ho bisogno mi associo non ne ho più bisogno la critico e non rinnovo più la tessera, l’Associazione ha costantemente un ruolo di mediazione e risoluzione dei problemi e questo avviene anche quando non viene urlato ai quattro venti.
Nel suo saluto ai partecipanti invece, il Presidente di Confcommercio Como rag. Giansilvio Primavesi, ha ricordato come Expo sarà una opportunità per tutti, compreso il nostro settore.
Gli operatori, hanno poi ascoltato con grande attenzione quanto detto dal Presidente di FIVA Confcommercio Giacomo Errico su come, riunione dopo riunione sia riuscito, con non poca fatica, a convincere gli uffici ministeriali della differenza che esiste tra i mercati italiani e quelli nel resto d’Europa e che, pertanto, il recepimento della direttiva servizi doveva essere amalgamata alla nostra tipologia di attività.
Il segretario Generale dott. Armando Zelli ha poi illustrato con delle slide, come affrontare il cambiamento e quali saranno i parametri che permetteranno ad ogni operatore di poter conservare la propria concessione di posteggio, facendo infine comprendere che l’azione della nostra Associazione ha messo in sicurezza le concessioni sino al 2029.
Certamente tutto ciò non avverrà in automatico come sino ad oggi ma bisognerà partecipare al bando di assegnazione e, come spiegato dai relatori, se ogni operatore seguirà quanto consigliato ovvero affidandosi alle associazioni di categoria, ogni uno si vedrà riassegnare il proprio posteggio per ulteriori dodici anni.
Indubbia la grande soddisfazione dei partecipanti nel sentirsi rassicurare sul futuro della loro attività, comprendendo che bisogna smettere di ascoltare chi sul mercato fa il cicerone ma reperire nelle giuste sedi opportune tutte le informazioni necessarie.