Il Presidente di FIVA Torino Valerio Munari e il Presidente FEINAC (Federazione Nazionale Italia-Cina) Shaogang Hu, detto Paolo Hu, hanno siglato ieri un protocollo d’intesa per la mutua cooperazione. Si tratta di un accordo finalizzato alla promozione sociale ed imprenditoriale degli ambulanti di origine cinese, i quali nella sola città di Torino rappresentano oltre seicento partite IVA.
«I cinesi che gestiscono banchi in Torino e Provincia – dichiara Munari – sono una realtà ormai consolidata, che tuttavia appare ancora poco coinvolta nei processi sociali ed economici derivanti dall’attività. Con questo accordo sarà possibile invece avviare un’opera di formazione e di informazione che agevoli e promuova le Imprese all’interno delSettore e nel tessuto commerciale della Città».
La barriera linguistica infatti rappresenta il principale ostacolo per questi operatori, i quali generalmente hanno poche opportunità di conoscere in maniera completa e tempestiva le iniziative, nonché di accedere agli strumenti dedicati agli ambulanti. Nell’accordo quindi è prevista, fra l’altro, la traduzione e la diffusione mirata di tutte le novità provenienti dal variegato mondo del commercio su area pubblica, così come i comunicati e i provvedimenti emanati da Comuni e Regione, su cui si fonda l’attività di rappresentanza svolta da FIVA Confcommercio. L’Associazione Fenaic invece garantirà la puntuale e precisa diffusione dei contenuti, accompagnando e indirizzando le Imprese in un percorso di miglioramento professionale.
Il Presidente Hu aggiunge: «L’accordo con FIVA Confcommercio rappresenta, per la comunità cinese, il raggiungimento di un traguardo di comunicazione e di efficienza. Lagrande esperienza sul territorio di FIVA Confcommercio, di cui potranno beneficiare i commercianti e cittadini cinesi iscritti alla nostra organizzazione FENAIC (Federazione Nazionale Italia Cina), di fatto è non solo la ricerca della legalità commerciale, ma il desiderio di potersi inserire velocemente nel contesto sociale ed economico del territorio che tanto ha fatto e fa per la comunità cinese. L’accordo rappresenta un notevole passo avanti nelle relazioni sociali e istituzionali di due mondi diversi in cui la ricerca di legalità incontra i favori delle due Organizzazioni».