Le buone ragioni di Confcommercio sono state riconosciute. Infatti, a quanto si apprende da fonti di stampa, è stata cancellata la parte dell’emendamento, presentato al decreto legge sulla competitività, in discussione nelle Commissioni riunite Attività Produttive e Ambiente del Senato, riguardante l’estensione agli agricoltori della vendita diretta al di fuori della propria azienda.
E’ questo un importante risultato che dà fiducia alle imprese del commercio e riconosce l’inopportunità di “scorciatoie” a vantaggio di un settore produttivo a scapito di un altro. Se fosse stato approvato, l’emendamento avrebbe avallato per legge la possibilità per gli agricoltori di fare i commercianti al di fuori delle regole del commercio e della tutela dei consumatori, consentendo agli imprenditori agricoli di costituire vere e proprie reti distributive, anche di dimensioni nazionali, senza alcun tipo di programmazione e di controllo.