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CENTRI STORICI: VIA GLI AMBULANTI, RESTA IL DEGRADO

Era fin troppo facile prevedere che, via gli operatori regolari per un incomprensibile diktat del Governo, le aree monumentali, storiche ed artistiche del Paese, e romane in particolare, sarebbero tornate preda degli abusivi. E’ successo ai Fori Imperiali e a Piazza Navona, succederà anche da altre parti. Il tutto fra i pianti di coccodrillo di bempensanti, stampa e residenti che fino a ieri avevano fatto la guerra agli ambulanti regolari. In effetti, si sostiene da molte parti, non è uno spettacolo avvincente vedere via dei Fori Imperiali trasformata in una distesa di lenzuolini. E nemmeno veder spuntare una miriade di scatoloni abusivi intorno alla fontana del Bernini in Piazza Navona deve essere una bella veduta. Un vero peccato ma l’avevamo detto e scritto in larghissimo anticipo. Durante la sua audizione presso le Commissioni riunite della Camera,  l’11 giugno scorso, il Presidente Errico aveva testualmente dichiarato : “Se l’obiettivo dell’art. 4 era quello (ma così non pare e non è, almeno a giudicare la relazione al provvedimento, dobbiamo dire che, al contrario, esso incentiverà l’abusivismo a scapito delle imprese regolari. Tempo 12 mesi data la situazione sarà del tutto peggiorata e le aree di pregio delle nostre città diventeranno, molto più che ora, terra di nessuno”. E’ quindi inutile che il Ministro Franceschini parli di “salvaguardia del decoro dei complessi monumentali” ed è parimenti inutile che il Ministro Alfano strepiti contro gli abusivi sulle spiagge e sui litorali. Il problema è di volontà politica e di capacità di far rispettare le leggi “erga omnes” non soltanto nei confronti di chi, avendo una attività regolare, è paradossalmente più debole rispetto allo Stato.  E se fino a ieri la colpa del “degrado” era degli ambulanti regolari, a chi ora dovremo imputare questa ennesima riprova di inefficienza?